Milano, 17 Gennaio 2011
"La signorina Annette Weidrins è richiesa urgentemente all'uscita 13 per imbarco immediato"
Ciao, mondo. Sono due anni che vivo in Italia e nessuno è ancora riuscito a pronunciare correttamente il mio nome. Non salirò su quell'aereo, perchè la mia vita sta per cambiare. Mi presento, per cominciare: sono Annette, ho 27 anni e un curriculum da spavento, un appartamento nel centro di Milano, un modello di Abercrombie come vicino di casa e troppe scarpe coi tacchi che mi fanno male. Ogni giovedì pomeriggio prendo l'aperitivo in piazza Duomo dopo aver accuratamente osservato l'arredamento di ogni boutique di via Montenapoleone e via Manzoni, dove Armani ha costruito l'albergo. Undici vetrine "Armani casa" non gli sarebbero bastate, e così ci piazzò pure i letti a ore. Lavoro nel secondo distretto di Fendi casa, a Milano, con il ruolo di terza stilista.
Anzi, lavoravo.
Disegnare case è la mia passione da sempre. C'è che disegna vestiti, chi gioca al dottore, alla maestra, chi con le bambole. Io disegnavo case. E' l'unica cosa che ho sempre saputo fare e che, soprattutto, amo fare. Arredare mi soddisfa. Peccato che per tutti questi anni sia stata inchiodata agli ordini della strega Victoria Amadine Layers, art dirctor di Fendi casa Milano. Il posto a cui ho asprato per tempo, mesi se non anni, che non verrà mai ceduto all'ultima disegnatrice arrivata. AD. Giuro che questa sigla, come è entrata, uscirà.
Ragazzine, rampolle, vi dico solo una cosa: il mondo della moda è una realtà crudele, dove non conta onestà, ne tantomeno amicizia. La prima regola?
Siate cattive come gli altri lo sono con voi e sfonderete alla grande.
Tante care cose, Milano Malpensa
AW
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